BITE E SPORT

Migliorare la prestazione sportiva? Attenzione alla bocca!

Un corpo in salute, che si trova in posizione eretta e antigravitaria, ha come naturale obiettivo la ricerca dell'equilibrio, da raggiungere con il minimo impegno muscolare e in assenza di dolore. Partendo da questa posizione fisiologica il corpo compie qualsiasi azione. In presenza di un problema stomatognatico si assiste, invece, ad un'alterazione dell'equilibrio corporeo che determina dolore e contratture, prima causa di perdita di efficienza muscolare. A risultare penalizzata è in primis la prestazione sportiva, con ricadute pessime anche per la tenuta psicologica dell'atleta.




La soluzione

Il bite rappresenta una soluzione efficace per evitare vuoti di performance. Con un bite di deprogrammazione, da portare la notte, si può infatti recuperare l'equilibrio posturale: liberando mascella e mandibola dal vincolo dei denti permette infatti di trovare la posizione di riposo fisiologica. Con un bite sportivo, invece, si supporta l'atleta durante la prestazione. Portato sia in allenamento che durante la competizione, stabilizza infatti la nuova posizione di lavoro sollecitata dalla chiusura dei denti nei picchi di prestazione sportiva.




Il risultato

Grazie alle due tipologie di bite, il paziente, oltre a rendere silente la sintomatologia, ha la possibilità di sfruttare appieno il suo potenziale muscolare.




La bocca può limitare la prestazione sportiva - leggi il pdf dell'articolo